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Laboratorio di Neurobiologia e Fisiologia Integrata

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Neurobiologia e Fisiologia Integrata

Responsabile: Prof. Paola Rossi

Collaboratori: Elisa Roda, Daniela Ratto, Maria Teresa Venuti

Il Laboratorio di Neurobiologia e Fisiologia Integrata si avvale di tecniche elettrofisiologiche per lo studio in vitro, ex vivo ed in vivo di preparati di Sistema Nervoso Centrale, di test di behaviour su modello preclinico e di tecniche di immunocitochimica e immunoistochimica. E' attivo, inoltre, un laboratorio di colture cellulari.

(i) Studio degli effetti dell’integrazione orale con il fungo medicinal Hericium erinaceus (Lion’s mane) sulla neurogenesi e sulle funzioni cognitive in topi wild-type
Hericium (Bull.) Pers. è un fungo medicinale in grado di modulare il sistema immunitario e di migliorare le funzioni cognitive nell’uomo. Sono stati condotti negli ultimo 10 anni numerosi studi in vitro e in vivo per studiarne gli effetti dopo somministrazione orale. Sull’uomo, in particolare, i dati presenti nella letteratura scientifica descrivonono un effetto neuroprotettivo sull’ictus ed effetti di parziale recupero cognitivo in patologie neurodegenerative, quali la demenza e l’Alzheimer. In un modello murino di topo indotto farmacologicamente allo sviluppo di Alzheimer, l’integrazione alimentare con H. erinaceus previene la compromissione della memoria spaziale a breve termine e della memoria di riconoscimento visiva. Non esistono dati di letteratura relativi ad animali wild-type.
Questa linea di ricerca studia gli effetti della somministrazione orale del micoterapico in topi wild-type. Si affrontano, in particolare, due aspetti: la capacità di migliorare alcune performance cognitive legate alla memoria e gli effetti sulla neurogenesi a livello ippocampale.
Vengono utilizzate metodiche di patch-clamp in fettine ippocampali e studi di comportamento animale in vivo.
Referente: Prof. P. Rossi
Collaborazioni: F. Brandalise, Brain Research Institute, University of Zurich; A. Gregori, MycoMedica d.o.o., Kranjska Gora, Slovenia; G. Orrù, Dip. Scienze Chirurgiche, Università di Cagliari; M.L. Guglielminetti, M.Rodolfi ed E. Savino, Dip. della Terra e dell’Ambiente, UNIPV.

(ii) Il diabete di tipo 3: l'Alzheimer La Nutrtional Neuroscience è un nuovo campo della nutrizione che si occupa dello studio degli effetti di componenti bioattive presenti negli alimenti sul SNC Nel laboratorio viene studiato l’effetto della iperglicemia cronica periferica (diabete) a livello del SNC. Studi recenti dimostrano su modelli animali che una dieta a basso indice glicemico eserciti effetti neuroprotettivi, sul rischio/prevenzione e sulla progressione di alcune malattie neurodegenerative, tra le quali l’Alzheimer, nel quale si riconosce una componente di origine metabolica, e pertanto considerato un diabete di tipo III (per una review, Shieh et al. 2020, doi: 10.1007/s12035-019-01858-5). Il Laboratorio ha da tempo sviluppato test funzionali in vivo, in modelli animali, per testare, dopo supplementazione orale, gli effetti di sostanze sulla memoria dichiarativa esplicita, una componente cognitiva di particolare importanza nel declino cognitivo della malattia di Alzheimer. Il presente progetto di ricerca si propone di studiare i meccanismi d’azione alla base della relazione tra glicemia, insulino-resistenza e impairment cognitivo.

(iii) Studio delle correnti di membrana coinvolte nel processo di metastatizzazione di glioblastoma umano. Questa linea di ricerca si avvale della tecnica del patch-clamp integrata con la tecnica del “wound-healing assay” e della microscopia “time lapse” per la comprensione dei meccanismi di membrana coinvolti nella capacità di metastatizzare del glioblstoma multiforme di IV grado. Il laboratorio di Neurobiologia e Fisiologia Integrata già da anni sta caratterizzando le correnti inward rectifier Kir4.1 e le correnti BK coinvolte in tale processo (Ratto et al. 2019; Brandalise et al. 2020). Lo studio di questi meccanismi potrebbe portare allo sviluppo di nuove terapie che abbiamo come target i canai ionici voltaggio-dipendenti.